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El tango del Ocho

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Vagava nell'aria torbida e una lama  stretta,

consumava omicidi quella notte,inseguiva il criollo

per vendetta del compadrito morto in Plaza Mayor

con uno sparo,con un inganno.

Dietro le pareti  sospettose avvenne quella raffica :

el tango del cuchillo

nella coda verde dei  suoi occhi duri,mi brillò

 

Andavo cercando Madrilena nell'arrabal,mia sorella,

come una incerta rosa valorosa della Sierra Morena,i miei natali.

Dietro  i bidoni,quel suono all'angolo della bocca,mi tradì,

scambiando delle sillabe  l'ordine alle parole verse,

narimi,nell'arpeggio balbettò


C'è altra brace  nella polvere,c'è dell'altro:

il peso della  spada silenziosa,

nell'asfalto  i miei piedi nudi,il ciuffo nero

e quel segno,l'inciso innominabile alla  sfida,

il giallo in ali al petto il rosso:un simurgh

come un geco il tatuaggio,mio  orgoglio,

per tre dirham mi svelò il respiro,

tra queste cose,in un cantone  del suburbio,

per un grammo mi mondò.


C'è stato solo il tempo,solo il tempo  dell'ocho

una milonga per me, in un istante eterno il canto

-senza un prima, senza  il dopo- l'otto

al mio eroe,un coltello del nordest,  ci unì

Nel passo,nell'elegia,mi feci donna improvvisando il salto,

"el tiempo que trama  en la milonga venturosa

la fiesta y la inocencia del coraje,odo l'eco en  un istante

brillaron le mani de color dell'Alcazar en la vereda"

appena eri ombra scura,e subito perdido.


El Sur custodisce  quel segreto,

di  guerra dei mosaici i fiori

dove la pelle luccica la fiamma del ritorno

Qualcuno fece il nome,qualcosa anche

si disse in un cantone di un  coltello,una stazione.

-Ti sei giocato la vita? -

Mi sta cercando quel nome,il  brillio del dono.

Solo Dio può sapere ciò che si cela nel nome,

il rigonfio del coltello,

"en los ojos el brillo y cerca corazón,el bulbito"

 

Ed ora io, sul  patio col pergolato,sulle cime della Sierra,

all'alba dell' ombù, nelle mie mani dure

guardo brillare le vene come tendini di un laccio 

dove s'intrecció la  nostra storia  a nuove pietre


Un Solo Nome, in fondo, resterà

tra queste cose del tempo,

dove ho  giurato in quel tango

del Ocho, l'Amor

 

 

 

 

 Amina Narimi - 17/11/2012 23:47:00 [ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]

ricordo il profumo del bosco che usciva da quelle pagine,che Nasar aveva sognato di attraversare il bosco di higuerones sotto una pioggerella tenera, e per un istante fu felice dentro il sogno
Che avrei voluto salvarlo E non lo farai
Te lo dice la polvere, smossa da tanto vivere, festeggiare, rincorrere, mancare. Mai trovare.
Te lo dice ogni storia d’amore e ogni segreto. Te lo dice la magia che alberga nell’assurda straordinarietà di ogni attimo che partecipa a questo oblio
"la fatalità ci rende invisibili"
che prosa meravigliosa mi hai ricordato Loredana!
Eppoi ognivolta che mi scrivi che so una lingua mi sembra di sentirti sorridire...ed è così che sorrido ogni volta

 Loredana Savelli - 17/11/2012 13:07:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Per un attimo mi è sembrato di stare nell’atmosfera di "Cronaca di una morte annunciata" di Garcìa Màrquez.
Mi soffermo a riflettere sulla tua grande capacità immaginativa e, nella scrittura, evocativa. Sai anche lo spagnolo, dunque!
Ciao!!

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